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Commercio

Commercio & Sostenibilità Urbana – Sono temi inevitabilmente legati. La possibilità di condividere spazi puliti, ordinati e accoglienti, è strettamente legata al crescere e consolidarsi di un forte e ben costituito tessuto commerciale. Nel futuro, i piani urbanistici delle città, riqualificazioni comprese, dovranno tener conto molto più decisamente della sostenibilità commerciale degli stessi.

Commercio & Licenze – Soprattutto nei centri storici, la tutela dei negozi tradizionali dovrebbe essere una priorità delle amministrazioni comunali. Per le nuove aperture in centro, dovrebbero essere necessarie poche ma fondamentali regole di accesso (tipologia, dimensioni…) in grado di profilare un ordinato e accogliente mosaico di attività commerciali. La qualità e l’attrattività di un centro storico è legata alla qualità dei suoi negozi.

Commercio & Formazione – E’ sempre più stringente la necessità di un forte ricambio generazionale collegato ad una più intensa attività di formazione nella professione di imprenditore. La gestione di un negozio e più in generale di una attività commerciale richiede già oggi un numero sempre maggiore di competenze professionali e la capacità di una pianificazione strategica che non può essere lasciata al caso. Dagli acquisti all’amministrazione, dal marketing all’on line, dall’accoglienza alle normative sulla sicurezza, l’imprenditore commerciale si dovrà muovere con sempre maggiore consapevolezza in tutti questi ambiti. Il commerciante diventerà un manager a tutti gli effetti.
Commercio & nuove tecnologie – il commercio, anche tradizionale, sarà impensabile senza internet. L’e commerce, gli acquisti tramite internet, smartphone, social ecc sono già oggi una realtà molto strutturata, che riguarderà inevitabilmente anche le attività commerciali più tradizionali. Apririsi alle nuove tencologie non è tradire ma al contrario garantire la propria vocazione storica.

Commercio & Turismo – Le attività commerciali diventeranno un settore sempre più portante e protagonista del turismo, saranno un valore aggiunto, un surplus che negli anni a venire peserà sempre di più sulle decisioni di scelta dei viaggiatori. Servizi turistici e commerciali dovranno essere integrati alla perfezione, per rendere competitiva un territorio o una località.

Sicurezza

Gli episodi di criminalità piccola o grande, che hanno invaso la città di Pisa hanno creato un senso di paura tra i cittadini. Io penso che, in assenza dell’intervento dello Stato, che a causa dei continui tagli è impossibilitato a garantire al 100% la sicurezza contemporanea in tutte le zone della città, si dovrebbe lavorare con la Polizia Privata. Il loro lavoro di controllo, di vigilanza e di presenza sul territorio in varie zone della città: penso alla Stazione, in Largo Cocco Griffi, in Piazza delle Vettovaglia o in Via San Martino tanto per citare alcuni luoghi messi sotto attacco. Condividendo con il Prefetto e con le varie Forze di Polizie si dovrebbero individuare le zone più a rischio ed insidiare personale privato così da prevenire azioni di violenza o di micro criminalità insopportabili. Io credo all’attività di deterrenza. Pisa non può essere città di libero accesso per spacci e stupri.

Sport

Lo sport è un momento di integrazione sociale e di crescita personale e fisica fondamentale nella vita di tutti i giorni. Bambini ed anziani, senza alcuna esclusione.

E’ per questo che mi impegnerò a garantire lo Sport per Tutti. Per farlo, sarà necessario aumentare l’offerta pubblica sportiva e sostenere quella privata. In questa fase,  a causa delle scarse risorse, realizzare per le Amministrazioni Locali un nuovo impianto è assai problematico.

E’ doveroso, allora, lavorare sull’esistente: riqualificare il Palazzetto dello Sport, mettere a norma tutti gli impianti esistenti sul territorio, attraverso un programma di lavoro credibile e serio. Soprattutto, rendere gli impianti accessibili a tutti, abbattere le barriere architettoniche, condividendo con la Regione Toscana il piano di lavoro, attraverso il progetto SportHabile.

Ma pensare anche al futuro diventa fondamentale: le prospettive, ci auguriamo, non potranno che essere diverse, naturalmente migliori. E, dunque, individuare una zona che possa accogliere una nuova, vera, Cittadella dello Sport, sarà  una delle priorità dell’Amministrazione Comunale di Pisa.

In questo momento non esiste una struttura per la ginnastica artistica: in futuro non dovrà essere così. Ma, soprattutto, non esistono strutture che siano in grado di ospitare eventi di rilevanza nazionale ed internazionale, utili anche come richiamo turistico. Potenziare la conoscenza del golf, attraverso canali di promozione che consentano, grazie alla eccezionale gestione dell’aeroporto di Pisa, di accogliere stranieri del nord Europa e quant’altro, così da garantire valore aggiunto anche in termini economici.

Dovrà essere utilizzato il Canale dei Navicelli anche per eventi legati al canottaggio e alla canoa, ad esempio. Con cadenza, almeno trimestrale, ho intenzione di programmare incontri tra gli operatori del settore, per condividere buone prassi e potenziare il proprio know how: la regia sarà dell’Amministrazione Comunale, ma in stretta collaborazione con il Delegato Provinciale del Coni, nominato dal Comitato Regionale, ed il Coni Regionale stesso.

Consentire alla società del Tennis Club di realizzare a proprie spese 2 campi da tennis, così come già previsto, in modo da arricchire l’offerta di questo sport.

Ragionare anche con i privati per quanto riguarda la piscina sita nel Piazzale dello Sport: la domanda è superiore rispetto all’offerta e, dunque, si rende necessario un potenziamento, realizzato sempre da spese private, ma con la garanzia che la burocrazia sarà rapida e collaborativa.

Sostenere il calcio professionistico pisano sarà un’altra priorità dell’Amministrazione: il Pisa rappresenta un bene della città, una cartolina da mostrare anche agli stranieri, un vanto pari alla Torre. E quindi, aiutare la società, in qualunque forma, dovrà essere al centro dell’agenda amministrativa.

Infine, ma essenziale, sostenere lo sport di base: dalla scuola, attraverso il progetto del Gioco Sport o di Alfabetizzazione Motoria, sostenuto da Professori laureati in Scienze Motorie o Diplomati Isef, in condivisione con il Delegato Provinciale del Coni Regionale, il Coni Regionale stesso, la Regione Toscana, il Coni Nazionale ed i Dirigenti ed insegnanti delle scuole locali. Sostenere eventi di qualunque natura, dai più grandi ai più piccoli: dalla PisaMarathon, alla gara nazionale di Triathlon, alla scherma, alle bocce, agli scacchi ecc.

Sostenere gli Enti di Promozione Sportiva per la loro grande, immensa, attività svolta quotidianamente sul territorio, proprio come le Associazioni Benemerite e le Discipline Sportive Associate.

Prevedere una carta, che consenta ai giovani compresi in età dai 14 ai 34 anni, pisani o studenti stranieri o italiani, anche fuori corso, di usufruire di uno sconto sulle tariffe intere da condividere con le società od associazioni sportive. Stessa cosa per quanto riguarda i diversamente abili e le famiglie numerose con redditi medio-bassi che non sono in grado di far praticare ai propri figli sport.

Turismo

Il turismo è una risorsa fondamentale per il nostro territorio. Pisa è una città che accoglie turisti, ma non turistica: manca una ORGANIZZAZIONE vera che renda la città accogliente ed ospitale. Turismo significa anche OCCUPAZIONE: sul totale dei contratti di lavoro stipulati nel 2011, il 18% proviene da attività legate al turismo (bar, ristoranti, alberghi, b&b, stabilimenti balneari, guide turistiche, agenzie di viaggi ecc.), come dire che quasi 1 persona su 5 trova lavoro grazie ad attività correlate al turismo. E, dunque, questo sarà il tema che dovrà essere al centro dell’agenda amministrativa pisana. Cosa manca a Pisa? L’organizzazione, dicevo, una organizzazione che dovrà essere GOVERNATA e gestita dalla cabina di regia dell’Amministrazione. Gli operatori, spesso  mal collegati tra loro, saranno sostenuti con servizi ed impegni economici.

Innanzitutto, va potenziata la PROMOZIONE TURISTICA: oggi chi arriva a Pisa sa già cosa fare, dove andare a dormire, cosa andare a visitare. E allora, l’obiettivo è quello di creare uno strumento operativo in grado di diffondere alla fonte e, quindi, anche all’estero, promuovendo, in conformità con la legislazione regionale, le diverse offerte pisane. Dovremo essere capaci di guidare i turisti, sin già dalla loro partenza. Dobbiamo abbandonare il triste primato di 3^ forza in Italia (dopo Fiumicino e Malpensa) di autonoleggio. Per farlo, dobbiamo andarli a prendere e fargli conoscere tutto: non solo la Torre. Una volta atterrati all’aeroporto di Pisa, arrivati alla Stazione Centrale o giunti con mezzi propri oppure con i 50.000 bus turistici di Via Pietrasantina, i PUNTI INFORMATIVI E DI ACCOGLIENZA TURISTICA, daranno il “benvenuto a Pisa”, distribuiranno cartine della città, in varie lingue, mappe stradali, brochure dei principali musei e delle principali attrazioni, un calendario settimanale sui vari eventi cittadini. Per chi arriva a piedi o con l’auto è necessario potenziare i cartelli stradali con le indicazioni di tutto quanto sia riconducibile al turismo; quindi, in aeroporto (con il sostegno della Regione Toscana), nei pressi della stazione, in Piazza dei Miracoli o in Piazza Manin e in Via Pietrasantina, ci dovrà essere un punto di informazione e accoglienza turistica.

Inoltre, va incrementato il TURISMO CONGRESSUALE. L’esperienza di “PisadeiMiracoli”, sarà il punto di partenza. Con la collaborazione di tutti gli operatori privati del settore, l’Amministrazione farà da garante e governerà tutte le operazioni. Occorre individuare anche un polo fieristico in zona Ospedaletto.

Il TURISMO SPORTIVO, poi, potrebbe diventare un elemento di sviluppo che consente di destagionalizzare, parola tanto usata dagli addetti ai lavori: penso al golf, alle attività podistiche, al triathlon, ma anche a tanti sport cd. minori, che però muovendo numeri importanti potranno portare risorse sul territorio. E qui mi lego al settore sport, perché per fare questo sarà necessario riqualificare gli impianti sportivi esistenti.

Proteggerò la categoria delle GUIDE TURISTICHE dall’abusivismo e, quindi, andrà consolidato il monitoraggio, secondo le leggi vigenti, da parte della Polizia Municipale, anche attraverso l’utilizzo dei badge introdotti grazie ad un progetto pilota della Regione Toscana.

Pisa è una città di CULTURA e pertanto non possiamo dimenticare il TURISMO CULTURALE: la Piazza dei Miracoli (dalla Torre, alla Cattedrale, dal Battistero al Campo Santo) certamente, ma come non valorizzare il Museo di San Matteo e Palazzo Reale. E poi la Chiesa della Spina, Palazzo Blu e tanto altro ancora. Grazie, poi, ai progetti PIUSS, avremo la riqualificazione dell’area della Cittadella, del Giardino Scotto e dell’area dei Vecchi Macelli. Il tutto andrà considerato nell’ottica di una promozione territoriale sempre più ricca e variegata.

Un capitolo a parte merita il LITORALE: il turismo balneare è troppo importante, è vitale. Tirrenia, Marina di Pisa e il Calambrone hanno bisogno di essere valorizzati, attraverso opere urbanistiche e di servizi, così da rendere accogliente il territorio. La realizzazione del Porto di Marina consentirà di aumentare i flussi turistici, ma non dovremo rischiare di renderlo un po’ come l’aeroporto e cioè esclusivamente meta di approdo. Voglio sostenere le imprese balneari e non solo, attraverso la realizzazione di eventi giornalieri condivisi con le associazioni di categoria. Spettacoli, come “Marenia…Non Solo Mare”, dovranno racchiudere i mesi estivi, ma l’importante sarà non dimenticarsi del litorale negli altri 9 mesi. Fondamentale, per quanto riguarda i collegamenti sarà la realizzazione della pista ciclabile tra città e litorale. E poi sarà necessario lavorare per aumentare il trasporto pubblico ed il numero dei parcheggi, soprattutto nei giorni festivi, attraverso un accordo con il Parco di San Rossore. La mia idea è quella di riprendere il vecchio tracciato del Trammino per una linea diretta con il centro città.

PISA dovrà diventare una città ACCESSIBILE  a tutti. Mettere a disposizione trasporti gratuiti per i diversamente abili sarà l’unica soluzione praticabile, in attesa di disporre di risorse per riqualificare strade, marciapiedi ecc.

Non dimentico, infine, che per far questo sarà necessario sostenere le AGENZIE DI VIAGGI: internet ha drogato il mercato e messo in ginocchio molti imprenditori. Occorre una nuova politica che tenga in piedi, anche attraverso finanziamenti, l’attività di molti privati.